Torna il Festival del Cinema mediterraneo “Verso Sud”

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Anche quest’anno torna nella splendida cornice dell’Arena Alberto Neri di Catonateatro il Festival del Cinema mediterraneo Verso Sud, giunto alla undicesima edizione. Una stagione particolare, senza il compianto Nicola Petrolino, ideatore e anima della rassegna per tutti questi anni. Come molti sapranno il professore Petrolino ci ha lasciati dopo una lunga malattia il 24 Novembre dello scorso anno. Da quel giorno abbiamo preso l’impegno di non abbandonare questa manifestazione, mantenendo sempre l’organizzazione all’interno della famiglia della Polis Cultura, affidandone la direzione a Luciano Pensabene, che di Petrolino era il collaboratore più stretto nonché co-direttore artistico della prima edizione. “Con Nicola c’era un confronto continuo, un piacere per tutti sentirlo parlare di cinema ogni estate, ma anche di teatro essendo un fedele abbonato di Catonateatro. Era un grande professionista, una perdita per tutto il mondo della cultura calabrese.

Nicola Petrolino insieme ad Alessio Praticò, premiato nel 2019

Petrolino insieme ad Alessio Praticò, premiato nel 2019

Il Festival, grazie alla sua intuizione di partenza, rappresenta un unicum nel panorama italiano. Tutti i film presentati hanno infatti tematiche ed ambientazioni che fanno riferimento al Sud Italia, con incursioni nel Sud del mondo, come il Libano del bellissimo Cafarnao che chiuderà la rassegna Domenica 30 Agosto”.

 

Durante la serata di apertura del 18 Luglio verrà reso omaggio a Nicola Petrolino e presentato il Premio a lui dedicato, che quest’anno avrà una nuova veste con la prestigiosa firma del Maestro orafo Michele Affidato, orgoglio calabrese nel mondo. Tra i tanti incarichi ricevuti, spiccano i premi speciali che da diversi anni realizza per il Festival di Sanremo. Appassionato di arte sacra, ha anche realizzato lo Stemma Papale per Papa Benedetto e Papa Francesco.

Mimmo Calopresti

Mimmo Calopresti

 

Il Premio Verso Sud Nicola Petrolino sarà assegnato quest’anno al regista Mimmo Calopresti per il bellissimo Aspromonte, la terra degli ultimi, che vedremo il 16 di Agosto, alla presenza dell’artista originario di Polistena che tanto ha dato al cinema italiano di questi anni. “Molto amato in Francia, Calopresti non ha mai dimenticato le sue origini, dentro o fuori i film che ha realizzato, da sempre impegnato per una diversa immagine della Calabria. Aspromonte, la terra degli ultimi è l’ultimo film che ha realizzato con un altro grande calabrese, lo storico produttore Fulvio Lucisano”.

Il film è liberamente tratto da un romanzo di Pietro Criaco, Via dall’Aspromonte, storia vera del piccolo paese di Africo e dei suoi ultimi abitanti, che si uniscono in lotta per una strada, un medico e condizioni più civili prima che il borgo montano sia spazzato via da un’alluvione nel 1951. Nel cast, oltre Valeria Bruni Tedeschi, Francesco Colella, Marco Leonardi, Sergio Rubini, ritroviamo Marcello Fonte già vincitore del Premio Verso Sud per il suo film d’esordio Asino Vola, voluto fortemente da Petrolino nonostante ancora fosse un attore semisconosciuto. La selezione di questa stagione, la undicesima, vede alcuni tra i film più importanti e premiati del 2019/2020.

“Causa Covid molti set si sono fermati, altri film sono usciti direttamente sulle piattaforme on demand e comunque hanno avuto una circuitazione limitata al grande pubblico. Verso Sud sarà il momento per recuperare alcuni titoli di grande qualità, sotto il cielo stellato dell’Arena Alberto Neri”. Si parte il 18 Luglio con Bangla, David di Donatello all’opera prima per il regista Phaim Bhuiyan, un racconto sugli italiani di seconda generazione, in questo caso bengalesi, con i toni della commedia romantica e un occhio alla questione dell’integrazione fra culture diverse. Così per la sorpresa Arberìa di Francesca Oliveri con l’attrice Caterina Misasi, una produzione tutta calabrese (Open Fields Productions) ambientata tra le realtà albanesi ai piedi del Parco Nazionale del Pollino, un film che parla di forti legami familiari, di ritorni e dell’eredità culturale di questa minoranza che vive in alcuni piccoli borghi della Calabria e della Basilicata. L’importanza di questo film è legata soprattutto al fatto di essere forse il primo che parla della comunità arbëresh in Italia. “Verso Sud è uno sguardo meridiano sulla società, sul paesaggio, sulle vite e sulle storie che ci raccontano queste opere. E come sempre Puglia, Sicilia, Campania, Calabria a mettere in immagini i loro scenari meravigliosi e dolenti. Storie di forti legami, familiari e non (Lucania terra sangue e magia con Joe Capalbo e Pippo Delbono, Sole, 18 regali con Edoardo Leo e una intensa Vittoria Puccini); delinquenti dal cuore tenero (Il Grande Spirito di e con Sergio Rubini, con un grande Rocco Papaleo, Il ladro di giorni con Riccardo Scamarcio, ma anche Il Sindaco del rione sanità che Mario Martone ha preso da Eduardo e trasposto ai giorni nostri con un grande cast). La memoria e il ricordo come tratto identitario di una comunità (i già citati Aspromonte e Arberia, o Il Bene mio…), il più volte premiato Martin Eden di Pietro Marcello con Luca Marinelli (Coppa Volpi a Venezia) e commedie sorprendenti come il sardo L’uomo che comprò la Luna con Francesco Pannofino, Stefano Fresi e il grande Benito Urgu, scritto da Barbara Alberti e Geppy Cucciari”.