Fabio Mollo torna al cinema con “Il padre d’Italia”

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E’ attesissimo e già dalle immagini del trailer si nota un’ulteriore maturità nell’approccio visivo e dell’arte di girare con uno stile unico: Fabio Mollo torna al cinema, dopo il grande successo del suo esordio nel lungometraggio, “Il sud è niente”. E lo fa con “Il padre d’Italia”, interpretato da due tra i migliori attori della nuova generazione, Isabella Ragonese e Luca Marinelli, reduci rispettivamente dai successi della serie “Rocco Schiavone” e dei film “Lo chiamavano Jeeg Robot” (per il quale Marinelli ha vinto il David di Donatello come migliore attore non protagonista) e “Non essere cattivo”. Due interpreti intensi e versatili per un film che sarà nelle sale dall’8 marzo e che – come si diceva – dal primo trailer rivela ancora una volta quel modo unico di saper raccontare per immagini, quella capacità di riprendere volti e situazioni con stile poetico che Mollo ha già rivelato ne “Il sud è niente”. Stile onirico e di grande intensità visiva che lo avvicina anche a Paolo Sorrentino, che Mollo ha filmato durante il suo lavoro, avendo diretto il documentario “The Young Pope: A tale of filmmaking”, opera molto importante, che ci ha restituito sia lo stile di Sorrentino, sia tutto lo studio effettuato da regista e interpreti, e che ha fornito uno strumento analitico e critico interessante per comprendere ed apprezzare la serie tv.

Tornando al film, “Il padre d’Italia” è incentrato sulla storia di due giovani, Paolo, 30 anni e una vita solitaria, segnata da un grande dolore, e Mia, incinta al sesto mese, che sconvolge la vita del ragazzo, in un viaggio attraverso l’Italia e attraverso se stessi. “Con Il Padre d’Italia – afferma Fabio Mollo – cerco di riflettere su uno dei temi centrali della nostra società e in particolare della mia generazione: il futuro. Un futuro che è rappresentato principalmente dal momento in cui si smette di essere figli e si comincia a diventare genitori”.

Il regista – che anche in questo caso ha scritto la sceneggiatura insieme a Josella Porto – è tornato a filmare alcune scene del film nella sua Reggio Calabria, la città che è stata protagonista del suo esordio nel lungometraggio. Il film, come si diceva, è complessivamente un viaggio nel sud, verso il sud, un “on the road attraverso il nostro paese alla ricerca del futuro “. Mollo evidenzia, inoltre, come nell’estetica e nell’impatto visivo il film sia “eclettico e dinamico, supportato da una colonna sonora elettronico-pop con incursioni anni ‘80 e rivisitazioni contemporanee di classici di quell’epoca”.

Parlando ancora del cast, poi, oltre a Marinelli e Ragonese, da citare anche la bravissima Anna Ferruzzo e Miriam Karlkvist, già intensa protagonista proprio de “Il sud è niente”.

Grande attesa, dunque, per questo nuovo lungometraggio del regista reggino che, qualche giorno fa, ha intanto concluso le riprese, in Puglia, di una serie tv – nell’ambito del ciclo “Liberi sognatori. Le idee non si spezzano mai”, targato Taodue – dedicata alla figura di Renata Fonte, interpretata da Cristiana Capotondi.